Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 17 ottobre 2005 Le strade trentine hanno presentato purtroppo anche quest’anno un elevatissimo conto ai motociclisti. Gli incidenti sono stati numerosi e tante, troppe, le vittime. Le cause sono evidentemente molteplici, complesse e non facilmente eliminabili: il traffico eccessivo in alcuni tratti ed in alcune date od ore di punta, le caratteristiche delle strade, condizionate dall’orografia della nostra provincia, le condizioni del fondo stradale determinate dagli eventi meteorologici, eccetera. Spesso i motociclisti, in stragrande maggioranza persone attente e rispettose delle norme del codice stradale e della buona educazione, sono stati vittime incolpevoli di incidenti causati dai conducenti di altri veicoli. Ma in casi limitati e minoritari gli incidenti sono avvenuti laddove la strada è stata considerata pista di un motodromo. Ed anche dove non si registrano, fortunatamente, incidenti gravi o mortali, si assiste a volte a vere e proprie “gare”, quasi a voler emulare le prodezze sportive ed acrobatiche dei campioni di motociclismo su pista. Un fenomeno, quest’ultimo, tutt’altro che occasionale, tant’è che ormai alcune strade ben individuate sono luogo abituale per queste gare, con tanto di riprese amatoriali, che poi vengono divulgate su siti internet. La situazione quest’anno ha superato in alcune località i limiti di sopportazione, tanto che si sono registrate proteste formali anche da parte di alcuni Sindaci. Come nel caso dei Comuni delle Valli del Leno, ad esempio, dove è stata proposta l’installazione nei punti più pericolosi di carcasse di motocicli distrutti al fine di “disincentivare” i più esagitati. O come nel caso dell’Altopiano di Folgaria, da dove è partita una missiva indirizzata proprio al re della Moto GP affinché si faccia testimonial di un uso più cosciente della motocicletta. Vi sono inoltre casi come quello del Comune di Tenno, primo comune trentino certificato ambientalmente secondo il regolamento europeo EMAS, le cui strade sono spesso prese di mira, anche in ore notturne, da piloti che se ne infischiano oltre che del codice della strada, anche delle norme ambientali proprio all’interno di un territorio di “alta qualità ambientale”, nonché delle norme civili che imporrebbero il rispetto del silenzio soprattutto nelle ore notturne. Va peraltro dato atto alle Forze dell’ordine di aver potenziato i controlli ed elevato numerose contravvenzioni nei confronti di motociclisti indisciplinati. Ma, evidentemente, il Trentino è vasto ed anche le Forze dell’ordine non possono essere in grado di presidiare tutte le strade a tutte le ore del giorno e della notte. La Provincia Autonoma di Trento, grazie anche alle competenze nel campo della polizia locale, potrebbe dunque attivare proprio assieme alle Forze dell’ordine, oltre a quanto sta già facendo, nuove e più incisive iniziative per educare, informare, prevenire, andando incontro alle legittime e giustificate richieste che provengono dai Comuni e dai cittadini residenti nei paesi e nelle frazioni più coinvolte. Occorre poi considerare che la stessa Provincia, in particolare attraverso Trentino Spa, promuove in Europa il Trentino come “paradiso” dei motociclisti. L’interesse ad attirare dunque sempre più bikers nella nostra terra, con innegabili benefici di carattere economico, dovrebbe però accompagnarsi con un’opera di educazione civica e stradale al rispetto della nostra viabilità, dei nostri centri abitati, del nostro ambiente naturale. Dobbiamo dunque dire “Vieni in Trentino con tua tua moto” ed aggiungere “ma rispetta il Trentino”! Ciò premesso il Consiglio impegna la Giunta provinciale 1. ad attivare un’articolata iniziativa volta ad informare i motociclisti - anche con messa a dimora di apposita segnaletica - sulla pericolosità di alcuni tratti stradali e sulla delicatezza di alcuni luoghi attraversati dalle strade; 2. a promuovere assieme alle Forze dell’Ordine ed ai Comuni più direttamente interessati dal fenomeno delle corse motociclistiche iniziative di controllo del territorio volte a limitare la proliferazione di questo fenomeno ed a sanzionare pesantemente i trasgressori; 3. a potenziare le iniziative di educazione stradale rivolte alle giovani generazioni, anche attraverso la collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana, con le associazioni dei motociclisti e con le scuole guida; 4. ad invitare Trentino Spa e le locali organizzazioni turistiche e di categoria, nell’ambito della promozione del Trentino tra gli appassionati di motociclismo, ad arricchire il messaggio con informazioni più precise sulla pericolosità di alcuni tratti stradali e da note più incisive in materia di rispetto delle norme stradali, dell’educazione civica e dell’ambiente. Cons. prov. Roberto Bombarda
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